Mario Draghi da una "sveglia" all'Europa: "Servono subito grandi investimenti"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mario Draghi da una “sveglia” all’Europa: “Servono subito grandi investimenti”

Mario Draghi

L’ex premier Mario Draghi mette in guardia: senza azioni immediate, l’UE rischia di diventare irrilevante a livello globale.

Mario Draghi, figura chiave nel panorama europeo e mondiale, torna prepotentemente alla ribalta con un messaggio chiaro e diretto all’Unione Europea: è il momento di agire, e di farlo in grande. L’ex presidente della Banca Centrale Europea, intervenendo all’Ecofin, ha messo in evidenza la necessità impellente di investimenti massicci per colmare il divario che si è creato negli anni con gli Stati Uniti, in particolare a seguito della crisi finanziaria.

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Investire per il futuro

Draghi, incaricato da Ursula von der Leyen di redigere un rapporto sulla competitività dell’UE, ha sottolineato come l’Europa debba concentrarsi su investimenti cruciali per la transizione verde, la digitalizzazione e la difesa. Questi settori, fondamentali per la resilienza e la competitività a lungo termine dell’Unione, richiedono una mobilitazione di risorse senza precedenti, stimata in 500 miliardi di euro all’anno.

La difesa come priorità

In un contesto geopolitico sempre più teso, con la minaccia russa alle porte di alcuni Stati membri, l’esigenza di rafforzare la spesa per la difesa diventa ancora più pressante. L’obiettivo minimo della NATO, pari al 2% del PIL per la spesa militare, rimane un traguardo irraggiungibile per alcuni Paesi, evidenziando la necessità di un impegno comune più forte.

Non meno importante è la questione dei finanziamenti. Draghi critica la persistente affezione europea all’austerity, che limita la capacità di investimento dell’Unione. La soluzione, secondo l’ex premier, non risiede unicamente nei fondi pubblici nazionali, sempre più inadeguati, ma richiede un’innovativa combinazione di risorse pubbliche e private, attraverso strumenti come l’Unione dei mercati dei capitali, per indirizzare il risparmio europeo verso investimenti più produttivi.

Il dibattito su come finanziare questi investimenti essenziali riflette le divisioni interne all’UE, con alcuni Stati membri più ricchi restii a condividere il fardello finanziario. Tuttavia, la proposta di Draghi di un fondo dedicato o di un partenariato pubblico-privato potrebbe rappresentare una via d’uscita, promuovendo una maggiore coesione e solidarietà finanziaria.

La visione di Draghi per un’Europa più competitiva e autonoma sullo scenario mondiale passa attraverso scelte coraggiose e investimenti strategici. Il suo appello mette in luce non solo la necessità di un’azione immediata ma anche il potenziale di crescita e rinnovamento dell’Unione. Affrontare queste sfide sarà cruciale per garantire che l’Europa rimanga un attore principale e non un semplice spettatore nella geopolitica globale.

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ultimo aggiornamento: 25 Febbraio 2024 14:30

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